martedì 1 ottobre 2013

GB Station VS Game Boy Advance SP

La sontuosa confezione della GB Station, come raffigurata su Internet.

Girovagando tra i miei siti preferiti di gadget elettronici rigorosamente cinesi & rigorosamente low-cost, mi sono imbattuto il 18 Agosto in un'offerta che, da irriducibile appassionato di retrogaming, mi è sembrata molto allettante: A Happy Deal propone infatti una Brighted Backlit Screen 3D GB Game Machine Compatible More Than 2000 Kinds of 8 Bit Games (meno prosaicamente marchiata GB Station) che ricorda in tutto e per tutto, colore compreso, il mio caro Game Boy Advance SP (la sigla sta per Special Project). Cercando di reperire qualche ulteriore informazione online - e divertito dalle immagini della confezione che propongono non solo un fuorviante logo 3D in bella mostra ma anche un improbabile mash-up tra Super Mario e Crash Bandicoot - scopro ben presto che la stessa console, evidentemente ancora disponibile in ingenti quantitativi da smaltire, viene offerta da Everbuying, Xbuynow ed Uolike, a prezzi simili quando non leggermente superiori. Versione migliorata del Game Boy Advance, l'originale Nintendo è datato 2003 e dispone tuttora di un catalogo software di tutto rispetto: IGN ha stilato una lista dei 25 migliori titoli per GBA che include, tra gli altri, Mario Kart Super Circuit, Metroid Fusion, Mario & Luigi Superstar Saga, Super Mario Advance 3 Yoshi's Island e Castlevania Aria Of Sorrow. Per quanto riguarda i miglioramenti apportati all'hardware rispetto alla prima versione, il restyling SP manteneva la CPU Arm7 ma presentava uno schermo leggermente più grande di quello del GBA, montato su uno sportellino richiudibile che rendeva ancora più comodo e meno ingombrante il trasporto. Nonostante lo sforzo compiuto da Nintendo per illuminare lo schermo, va però notato come la prima versione della piccola console presentasse un sistema di illuminazione frontale poco efficace (specialmente quando usato all'aperto), successivamente sostituito da un più efficiente sistema di retroilluminazione. 


La confezione della GB Station come appare realmente...
...al termine di un lungo viaggio intercontinentale.
Dal momento che la console in mio possesso soffre di questo problema, rendendo alcune sessioni di gioco più ostiche del dovuto per la difficoltà nel capire - in presenza di certe condizioni di luce - cosa avviene sul suo piccolo schermo, capirete la mia sorpresa nello scoprire un apparente clone come la GB Station che, al prezzo di €10.18 (con le spese di spedizione a partire da un ragionevolissimo €3.34), offre due caratteristiche molto interessanti: uno schermo retroilluminato ed un inedito cavo per il collegamento della console alla TV. Qualora la cartuccia inclusa nella confezione con 99.999 (!) giochi non dovesse essere sufficiente, mi dico poi nell'utopico caso che la GB Station fosse compatibile con le cartucce per Game Boy Advance, avrei anche la possibilità di ampliare la mia retro-softeca avvalendomi di una flashcart come la rara EZ-Flash IV, sulla quale sarebbe possibile caricare un numero quasi illimitato di ROM (a seconda della capienza della SD Card utilizzata), a patto di disporre anche delle cartucce originali per non rischiare di commettere videoludiche illegalità. 


La diversa luminosità dei due schermi: GB Station a sinistra e GBA SP a destra.
Proprio per quanto riguarda la questione della compatibilità con i giochi GBA, le informazioni trovate su Internet sono di carattere contrastante: mentre su alcuni cloni video-recensiti su Youtube girano giochi per Game Boy Advance, i sistemi più economici permettono solamente di avviare i giochi integrati e, nel migliore dei casi, di inserire una cartuccia aggiuntiva in formato proprietario che contiene ulteriori ROM per Nintendo Entertainment System. Un NES portatile a poco più di €10,00 non sarebbe comunque male, mi dico. Una volta effettuato l'ordine cerco qualche informazione relativa a prodotti simili su Youtube e mi lancio in un primo confronto tra le dimensioni dei due sistemi, che fornisce risultati abbastanza confortanti in quanto a "similitudini":


Dimensioni GBA SP
Lunghezza: 84,6 mm
Larghezza: 82 mm
Altezza: 24,3 mm
Peso: 143 grammi

Dimensioni Brighted Backlit Screen 3D GB Game Machine - GB Station
Lunghezza: 90,0 mm
Larghezza: 80,0 mm
Altezza: 30,0
Peso: 110 grammi

Trascorso circa un mese e mezzo dal momento del pagamento con PayPal, arriva finalmente il momento di ritirare la console presso l'ufficio postale: la confezione è esteticamente identica a quella raffigurata sul sito del venditore, per quanto il trasporto in una busta imbottita ne abbia compromesso in qualche punto le forme. Sul cartone sono inoltre stampati degli elementi circolari lucidi che sembrano ruotare quando esposti alla luce, creando un effetto gradevole e sbarazzino. Le dotazioni della console rispecchiano quanto scritto sul sito del venditore: all'interno della piccola scatola troviamo una batteria (da inserire nell'apposito sportellino, facendo attenzione al giusto orientamento), l'alimentatore con presa italiana, una cartuccia 777777 in 1 ed un cavo audio-video per il collegamento della console alla TV. 


GB Station (a sinistra, con relativi accessori) e Game Boy Advance SP.
L'hardware ricorda davvero tanto il Game Boy Advance SP: la console è più spessa ma molto più leggera, lo schermo ha un'apertura a molla che permette solamente due posizioni (aperto/chiuso) ed i pulsanti, compresi i due dorsali, sembrano discretamente reattivi al tocco, seppure un po' rumorosi. Lo schermo è più piccolo di quello montato sull'originale Nintendo, il led che segnala la carica della batteria è solamente uno e l'altoparlante è stato spostato da una posizione centrale alla zona laterale sinistra sotto la croce direzionale. Lo switch on/off è di fattura decisamente cheap, il pulsante originariamente previsto per attivare/disattivare l'illuminazione dello schermo diventa un comodo comando per il reset e la regolazione del volume, infine, non avviene con uno stiloso slide ma con una classicissima rotella, che dona alla GB Station un tocco leggermente retrò. 


Meccanismi di apertura a confronto.
Il problema principale, c'era da aspettarselo, riguarda però lo slot per l'alloggiamento della cartuccia, che già ad una prima occhiata risulta decisamente più stretto dell'originale Nintendo: scopriremo all'accensione che la GB Station comprende già un certo numero di giochi al suo interno, ed utilizza la fessura situata nella sua parte inferiore per caricare altri titoli compresi in cartucce proprietarie (come la 777777 in 1 inclusa nella confezione) che nulla hanno a che vedere con quelle originali già in mio possesso. Superata la delusione, comunque sopportabile visto l'esborso di poco superiore ai 10 Euro, decido comunque di provare la console per verificare tre fattori che ancora mi incuriosiscono: la luminosità dello schermo, il numero reale e la qualità dei giochi disponibili, il funzionamento del collegamento alla televisione. All'accensione la console emette una tipica musichetta ad 8-bit e visualizza un menu 999999 in 1 dal quale è possibile scegliere quale gioco caricare: la presenza di Bugs Bunny (!) e la possibilità di visualizzare un'immagine di anteprima di ciascun titolo disponibile rendono questa presentazione semplice e simpatica. Le possibilità di scelta sono effettivamente 999999 ma sfogliando velocemente le pagine ci si accorge ben presto che i soli 15 titoli disponibili, tra originali 8-bit e cloni di vecchie glorie del passato, sono in realtà:
  1. Plants VS Zombies, anno e produttore sconosciuti
  2. Super MArio Bros, 1985, Nintendo
  3. Super Contra, 1990, Konami
  4. Metro-Cross, 1985, Namco
  5. Adventures Of Lolo 2, 1987, Hal America Inc
  6. Valkyrie No Bouken, 1986, Namcot
  7. Sky Kid, 1985, Namco
  8. Balloon Fight, anno e produttore sconosciuti
  9. Battle City, anno e produttore sconosciuti
  10. Astro Robo Sasa, 1985, ASCII
  11. Chubby Cherub, 1986, Bandai
  12. Bird Week, anno e produttore sconosciuti
  13. Bomber Man, anno e produttore sconosciuti
  14. Door Door, anno e produttore sconosciuti
  15. Pac-Man, anno e produttore sconosciuti
Inserendo la cartuccia fornita insieme alla GB Station visualizziamo un menu caratterizzato da una diversa musica di sottofondo e da una differente mascotte. La scelta dei giochi, pur in presenza di 777777 possibilità di scelta, si riduce in questo caso a:
  1. Crash, The Walt Disney Company, 2011
  2. Angry Birds, anno e produttore sconosciuti
  3. Babel, 1986, Namco
  4. Adventures Of Lolo, 1987, Hal Laboratory
  5. Burai Fighter, 1990, Taito
  6. Family Jockey, 1987, Namco
  7. Arkanoid, anno e produttore sconosciuti
  8. Slalom, 1986, Rare Ltd
  9. Elevator Action, 1985, Taito
  10. Spartan X, 1985, Irem
  11. Golf, anno e produttore sconosciuti
  12. Muscle, 1986, Bandai
  13. Pooyan, anno e produttore sconosciuti
  14. Tank A 1990, anno e produttore sconosciuti
  15. Zippy Race, anno e produttore sconosciuti
Lo schermo è ben illuminato, sicuramente superiore per leggibilità al dispositivo montato sulla prima versione del Game Boy Advance: provato con Super Mario Bros, il display offre un dettaglio ed una fluidità sufficienti. L'aggiornamento dell'immagine non è velocissimo e la risoluzione limitata rende poco agevole la lettura di alcune scritte meno contrastate ma nel complesso la resa è adatta all'utilizzo col tipo di gioco vintage (meno veloce e performante) proposto insieme alla console. Immediato e senza problemi si è rivelato poi il collegamento della console ad una TV LCD: l'audio (mono) è di buona qualità, così come l'immagine. Unico caveat, il gioco scelto per il test (Super Mario Bros) girava ad una velocità superiore a quella dell'originale PAL (che conosco bene, giocandoci tuttora), circostanza che ne altera sensibilmente la giocabilità. 

Super Mario Bros in TV-OUT da GB Station.
Super Mario Bros su Nintendo PAL.
A conti fatti, cosa dire della GB Station? Il progetto è sicuramente improntato alla massima economicità: la console è molto leggera, il meccanismo di apertura a molla offre solamente due possibilità di scelta e non sembra garantire una grandissima longevità ed i pulsanti vanno utilizzati con decisione, a causa della ridotta sensibilità degli stessi. Lo schermo è funzionale allo scopo, l'audio possiede un volume sufficiente e si avverte la mancanza di un'uscita per le cuffie, opzione che diventa disponibile solo nel caso in cui si colleghi il cavetto audio ad una TV o ad un amplificatore. Il funzionamento con un monitor esterno avviene senza problemi, come detto, ed i trenta giochi realmente disponibili, benchè di qualità eterogenea, vengono a costare circa €0,34 l'uno, console compresa. 

Il diverso spessore delle due console, in primo piano il GBA SP.
Come semplice passatempo, o console per i giocatori in erba o meno smaliziati, questa cineseria vale sicuramente il suo prezzo, non fosse altro per la sola presenza di classici intramontabili come Super Mario Bros, Super Contra, Bomber Man, Arkanoid ed Elevator Action. L'unica pecca risiede forse nell'eccessiva somiglianza di questo piccolo sistema con il Game Boy Advance di Nintendo, analogia che genera confusione circa il software che questo pseudo-clone è davvero in grado di masticare. La dicitura "Play all the GB Station color and GB Station games you already own!" apposta sulla confezione non fa altro che alimentare l'ambiguità, dal momento che tanti di noi possiedono già cartucce per GB (quel games you already own sembrerebbe far riferimento proprio a queste, dopo tutto) mentre vi sfido a trovare qualcuno in possesso - come vorrebbe farci intendere la scritta furbetta - di cartucce-gioco per GB Station vendute separatamente...

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