sabato 17 agosto 2013

Recensione FIND ME - WINGS OF LOVE



Tra i maggiori e più segreti vanti della scena discografica italiana, la Frontiers Records è un'etichetta discografica specializzata in hard & heavy, pop metal ed AOR nata a Napoli nel 1996, per volontà del vulcanico Serafino Perugino: divenuta un autorevole punto di riferimento in tutto il mondo nell'ambito di questi generi, alla Frontiers si deve una produzione mirata e di altissimo livello qualitativo, nonchè un'attività culturale/storiografica che consiste (anche) nel riportare sulle scene ottime band che in molti consideravano ormai avviate sul viale del tramonto. A Serafino va riconosciuto quindi il merito non solo di aver risollevato le sorti musicali di un intero genere, ma anche di aver creato un polo creativo internazionale del rock melodico attorno al quale le band - un po' come succedeva agli aitanti tronisti a casa di Lele Mora, qui solo con finalità più nobili - si ritrovano e nuove collaborazioni fioriscono. I Find Me rappresentano il più recente frutto di queste collaborazioni e vedono congiungersi sotto il loro monicker i percorsi artistici di Daniel Flores (esperto produttore e musicista svedese, già al lavoro sull’album dal 2011) e Robbie LeBlanc (cantante dei Blanc Faces), a loro volta supportati sulle tracce di Wings Of Love da una serie di ospiti eccellenti  provenienti da band del calibro di Eclipse, Hardline e Vega. La collaborazione transatlantica viene descritta come un labour of love, per il quale sono state scelte con cura le canzoni, individuati con attenzione i musicisti, bilanciati gli arrangiamenti e definito con dettaglio maniacale il suono, affinchè questo debutto potesse divenire un omaggio ai nomi sacri dell’AOR e del rock melodico (Journey, Foreigner, Def-Leppard) ed allo stesso tempo un instant classic, grazie al talento dei musicisti coinvolti nel progetto. E’ davvero un piacere constatare, sin dalle prime note di Road To Nowhere, che Wings Of Love non si risparmia pur di mantenere la promessa: la musica dei Find Me suona immediatamente ricca e rifinita, melodica ed energica, credibile nella cura con la quale ripropone, servendosi delle sonorità tipiche del genere (suoni elettronici di tastiera, batteria rotonda, cori aperti), i migliori canoni del genere. La canzone possiede drive, tiro, focus, esaltati da ritmiche non banali, in grado di apportare modernità senza snaturare lo spirito alla base della collaborazione nè tradire le aspettative degli ascoltatori. Il disco è un insieme coeso di attacchi potenti e mid-tempo ben assemblati, all’interno dei quali soprattutto gli over-trenta si sentiranno cullati e protetti, raggomitolandosi come nel comfort di casa: i crescendo, gli stacchi ed i riff sembrano aver tutti subito una cura attualizzante e gentile, che senza sacrificare la melodia dona loro una complessità contemporanea (del tipo ascoltato ed apprezzato negli ultimi The Poodles), un’articolazione intelligente ed un’interpretazione appassionata eppure fresca, elementi sufficienti a conferire una forte personalità a quanto proposto. Il modo in cui tutti gli ingredienti coesistono, tra instancabili successioni di accordi ed orecchiabili sortite di tastiera, contribuisce a dare l’idea che, canzone dopo canzone, tra i solchi digitali di Find Me succeda sempre qualcosa di interessante: a Frontiers va quindi ascritto il grande merito di aver non solo favorito l’incontro di due musicisti con i relativi talenti, ma anche di aver consolidato una chimica (o almeno l’illusione discografica della stessa) che appare evidente, tangibile, sin dal primo ascolto. 




Nonostante qualche leggerezza romantica tipica del genere (Unbreakable, Wings Of Love), gli episodi di Wings Of Love suonano tutti vissuti e partecipati, grazie all’ottima interazione tra la parte strumentale e l’interpretazione di LeBlanc (Your Lips, anche in versione acustica), pulita e professionale - alla Chris Ousey - ma non fintamente scolastica. Senza voler formulare una critica in senso stretto, va però evidenziato come Flores e LeBlanc tendano a riprodurre per l’intero corso del disco la magia della loro formula: una bellissima e collaudata ripetitività, potremmo definirla, che prevede una sostanziale riproposizione nella struttura dei brani, nei tempi cadenzati delle ritmiche e negli avvolgenti cori. Una qualità così omogenea, il cui peso si accumula minuto dopo minuto, rischia paradossalmente di addormentarne le virtù agli occhi (o, per meglio dire, alle orecchie) dell’ascoltatore, sacrificando una maggiore sensazione di atmosfera e tridimensionalità - che avrebbe valso a questo ascolto un voto ancora più alto - in nome di un impegno che non sembra conoscere pause nè stanchezze: come diretta conseguenza di una simile continuità, probabilmente necessaria a ribadire gli intenti stilistici di una formazione all’esordio, differenze e nuove sollecitazioni andranno ricercate piuttosto nei dettagli, nel piglio dell’approccio (più maschio e deciso in One Soul, ad esempio) o nella tecnica di un assolo di tastiera, allungando la longevità di Wings Of Love e facendone un prodotto ancora da scoprire dopo numerosi ascolti. Da un punto di vista produttivo, il disco propone un suono soprattutto ordinato, senza particolari scintille: gli strumenti rimangono facilmente individuabili anche nei momenti più partecipati, complice un’intelligente separazione stereofonica che previene eccessive congestioni, con una sensazione di equilibrio e bilanciamento che sottolinea l’intesa corale piuttosto che uno slancio del singolo accuratamente evitato, con la possibile esclusione dei brevi & trascurabili assoli offerti dalle sei corde dei musicisti ospiti (Christopher Vetter, Daniel Palmquist e David Sivelindt). Find Me è un esordio che suona maturo e completo, costruito su solide esperienze che gli forniscono un trampolino ad maiora, piuttosto che un trono sul quale riposare compiaciuto: sotto l’egida di Frontiers, la collaborazione tra Flores e LeBlanc trova una sintesi che si traduce in musica senza adulterazione, in puro slancio, a suggellare il frutto lineare di una passione comune - quella per un rock gradevole e ben suonato - che, grazie ad uscite di questo spessore, non pare proprio voler passare di moda.

[7]

Melodic Rock, 2013

Frontiers Records

Tracklist:
  1. Road To Nowhere
  2. Another World
  3. Dancing To A Broken Heartbeat
  4. Eternally
  5. Firefight
  6. On The Outside
  7. One Soul
  8. Powerless
  9. Bottom Of My Heart
  10. Unbreakable
  11. Wings Of Love
  12. Your Lips
  13. Your Lips (Acoustic Version)
Line-up:

Robbie LaBlanc (Voce)
Daniel Palmquist (Chitarra)
Jonny Trobro (Basso)
Daniel Flores (Batteria, Tastiere)

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