martedì 14 agosto 2012

Elogio della Mediocrità | International Super Karts

"Racing across the tarmac only inches above the road, International Super Karts gives an adrenaline rush like no other. With 3 kart classes to master, from high speed commercial karts to insanely fast 250cc super karts. Race the 10 incredibly detailed outdoor international venues against fearsome opponents."

La mia trentennale passione per i videogiochi mi porta a giocare in modo approfondito qualsiasi titolo mi passi per le mani, alla ricerca di quel feeling con le dinamiche di gioco che i programmatori devono aver pensato - così immagino - anche per me. Per questo motivo non mi curo più di tanto delle recensioni, perchè la soddisfazione più grande è quella che (con un po' di fortuna) si ottiene da un titolo sconosciuto, bistrattato dalle riviste di settore ed acquistato per pochi euro al più vicino Gamestop.

International Super Karts fa parte di quei giochi, con il suo pedigree a basso budget ed a basso prezzo: pubblicato da Midas Interactive (etichetta specializzata in titoli economici, alla quale si deve però la localizzazione di alcune chicche giapponesi, come lo shoot 'em up Steel Dragon EX), il gioco è opera di Brain In A Jar Ltd., software house indipendente nei pressi di Manchester, specializzata in titoli motoristici. Fisica e dinamiche dei corpi sono i punti di forza dello sviluppatore, e costituiscono probabilmente l'unico motivo per non abbandonare il gioco dopo le prime partite.

Se da un lato troviamo infatti una presentazione desolante, con titoli anonimi, grafica sgranata e musichette insignificanti, dall'altro International Super Karts (generico anche nel titolo, a proposito) si muove grazie ad un motore grafico piuttosto solido e perfettamente calibrato per esaltarne la giocabilità. Da un punto di vista di pura guida, infatti, le sensazioni trasmesse dai go-kart sono convincenti: suddivisi in tre diverse classi, i mezzi offrono una buona sensazione di velocità (complice anche la poca distanza dall'asfalto), maneggevolezza (con la possibilità di dosare acceleratore e freno con lo stick analogico destro) e senso del limite, che mantiene il giocatore in un costante stato di concentrazione.

Se quindi le fondamenta del gioco possono dirsi solide, il contorno è talmente trascurato da inficiare l'intera esperienza di gioco: tra bug, limitazioni dell'interfaccia utente ed inesattezze contenute nel manuale, il quadro è senza ombra di dubbio desolante. Vediamo perchè:
  • ogni gara prevede la partenza del giocatore dall'ottava ed ultima posizione, non sono previste qualifiche nè alternative per meritare una diversa posizione in griglia
  • gli scontri con gli altri concorrenti si risolvono sempre a favore della CPU, generando un enorme senso di frustrazione: una gara perfetta può essere compromessa semplicemente sfiorando un kart avversario, che proseguirà allegramente la sua corsa mentre noi perderemo posizioni su posizioni, una volta scaraventati all'esterno della pista. Non solo: i kart avversari tendono ad agganciarci e portarci fuori strada ogni volta che ci affianchiamo ad essi, rendendo ogni sorpasso un incubo
  • durante la modalità Challenge viene riportato un messaggio di congratulazioni anche quando l'obiettivo di migliorare il tempo-limite non viene raggiunto
  • gli avversari mantengono velocità e direzionalità anche nell'erba, cosa impossibile per il giocatore umano
  • il manuale promette lo sblocco di contenuti aggiuntivi piazzandosi nelle prime tre posizioni nella modalità Race: neanche a dirlo, questo non corrisponde a verità!
  • per quanto disponga di una funzione autosave, il gioco non permette di tenere traccia dei propri progressi, in termini di piazzamenti e trofei vinti nelle tre categorie disponibili: consigliati quindi una penna ed un pezzetto di carta
  • l'ambientazione delle piste è piuttosto anonima: deserto, spiaggia o City Park sono location generiche, che nulla fanno per solleticare l'interesse del giocatore o degli spettatori. Lo stesso dicasi per i menu incredibilmente scialbi e per l'unica musichetta che accompagna le fasi di non-gioco.
International Super Karts provoca dispiacere, soprattutto, per l'incapacità da parte di uno sciagurato producer di costruire un titolo accettabile su fondamenta solide. Mentre i go-kart sono resi con cura, difficili da addomesticare (dalla classe intermedia in su) e veloci sulle piste, il gioco presenta dei difetti capaci di minarne la giocabilità, e che si sarebbero potuti individuare con qualche partita di prova. Il gioco di Midas Interactive preferisce invece crogiolarsi nella sua mediocrità, e solo l'appassionato più convinto sarà disposto a scavare in questa melma informatica, alla ricerca di una soddisfazione low-cost.

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