giovedì 21 giugno 2012

Recensione | Cuffie Multimediali Eurospin

Nel suo "volantino" con le offerte valide a partire dal 21 Marzo, la catena di supermercati Eurospin propone un paio di cuffie "multimediali" con caratteristiche criptiche, per non dire prive di senso, quali "suono digitale ad alta qualità" e "Rich sound stereo per videogiochi". Incuriosito dall'offerta, ed in qualità di appassionato di personal audio, ho approfittato del prezzo irrisorio (€4,99) per acquistare un paio di cuffie in versione bianconera e farvi conoscere le mie impressioni.


Le cuffie si presentano in un blister graficamente accattivante e confezionato con ordine, la cui trasparenza lascia ben intravedere il prodotto contenuto all'interno.


I cuscinetti sono di materiale sintetico ed appaiono di dimensioni sufficientemente generose, adatte - insieme al peso ridotto delle cuffie - ad assicurare un ascolto confortevole. La fascetta sul fronte della confezione suggerisce l'utilizzo "multimediale" di queste cuffie presentando una carrellata di icone che richiamano videogiochi portatili, lettori MP3, computer, TV ed impianti Hi-Fi.


Simpatica la scritta "Goditi la musica" (in italiano e sloveno, mercati sui quali Eurospin è presente con i propri supermercati) su entrambe le fascette laterali.


Nella parte superiore della confezione viene presentata un'immagine delle cuffie in versione bianconera, insieme ad una prima tabella contenente una serie di "caratteristiche" piuttosto generiche, quando non addirittura prive di senso...


Interessante la parte inferiore della stampa posta sul retro, nella quale vengono presentate le cinque combinazioni di colore, tutte esteticamente molto gradevoli, nelle quali è possibile acquistare le Cuffie Multimediali di Eurospin.


Dicevamo delle "caratteristiche": non si tratta, come anticipato, di dettagli tecnici, per i quali bisognerà consultare il foglietto di istruzioni contenuto all'interno del blister. All'esterno troviamo solamente una lista di punti più o meno utili, che dovrebbero suscitare una sorta di curiosità nei confronti del prodotto.

I punti riportati sono:
  • Controllo volume (grazie ad una rotella analogica installata nel cavo delle cuffie)
  • Suono digitale ad alta qualità (e qui nasce la prima perplessità... cosa vorrà dire?!?)
  • Amplificatore incorporato dei bassi (ah sì? e dove sarebbe stato montato questo amplificatore?)
  • Chiarezza di suoni (speriamo!)
  • Rich sound stereo per i videogiochi (e qui abbiamo probabilmente toccato il fondo)
  • Cuscinetti auricolari morbidi (forse uno dei pochi dati realistici)
  • Fascia regolabile (confermiamo con piacere)
  • Funziona con tutti i PC e MP3 (dicitura piuttosto banale, che sembra pensata per nonni digiuni di tecnologia e desiderosi di fare un regalino low-cost al nipote)


Le cuffie, al pari di altri prodotti di ottima qualità, sono ovviamente prodotte in Cina.


Il manuale di istruzioni (per quanto abbastanza inutili per l'utilizzo di un normale paio di cuffie) è chiaro ed esauriente: spiega come collegare le cuffie alla scheda audio del computer (!) e pure come utilizzare il "modulatore di volume sul cavo".


Di maggiore interesse sono invece le specifiche tecniche, dati che possono darci un'idea dell'effettiva qualità di queste cuffie, ancor prima di procedere all'ascolto. Riporto di seguito i dati dichiarati dal produttore, ed a fianco le specifiche delle cuffie Superlux HD668B prese come personale riferimento per la prova d'ascolto.
  • Driver da 40 mm (50 mm nelle Superlux)
  • Impedenza 32 Ohm (56 Ohm nelle Superlux). L’impedenza è una grandezza elettrica simile alla resistenza ma relativa ad un circuito che lavora con correnti alternate, entrambe le grandezze si misurano in ohm. Maggiore è il valore dell’impedenza, più “fatica” fa la corrente a passare attraverso le cuffie (per un dato valore di tensione): a parità di volume di uscita selezionato sulla sorgente audio, una cuffia con impedenza maggiore riprodurrà un suono più attenuato, ma di qualità superiore perché filtrato e “depurato” maggiormente dal circuito della cuffia. In sostanza, a parità di volume selezionato sull’impianto audio, una cuffia con impedenza 32 Ω, riprodurrà un suono meno forte ma più puro (cioè di maggiore qualità e meno distorto) rispetto ad una cuffia con impedenza 16 Ω. Infatti, dato che W=V*V/R, dove (R) è l'impedenza in ohm della cuffia, a parità di volt (V) in uscita emessi da un amplificatore "ideale", o comunque con impedenza di uscita molto più bassa del carico applicato, allora una cuffia da 16 Ω rispetto a quella da 32 Ω, emetterà due volte più “energia sonora” (W) rispetto alla 32 Ω. Questo ipotizzando che la resa delle membrane sia assolutamente uguale come uguale sia il peso della bobina, e che tutta la potenza elettrica assorbita si trasformi identicamente in potenza acustica (ciò non si verifica mai nella realtà). Quindi una stessa cuffia con ohm più bassi, a parità di tutto il resto, attaccata alla stessa sorgente audio suona proporzionalmente più forte, a parità di volume della manopola (quindi è comoda soprattutto nei casi in cui la tensione disponibile è bassa: walkman, MP3 portatili, telefonini etc), ma distorce due volte di più il suono con l’aumentare del volume. Ma non si usano solo cuffie a bassa impedenza perché 16 Ω, come anche a volte i 32 Ω, sono un carico "piccolo" per molte sorgenti audio professionali che hanno un’alta impedenza d’uscita e quindi possono “stressare” il finale di una cuffia con bassa impedenza (che può quindi suonare male o anche danneggiarsi). In pratica è come se, ad una sorgente audio progettata per un carico da 16 Ω si collegassero in più cuffie da 16 Ω in parallelo (ottenendo quindi un’impedenza inferiore): teoricamente dovrebbe suonare più forte ma il diverso fattore di carico ohmico farebbe bruciare l’impianto. Ci sono anche altre implicazioni legate ai differenti valori di impedenza qualora si colleghino le cuffie ad un amplificatore di potenza tramite delle resistenze di attenuazione, ma il discorso diventerebbe lungo, per cui può bastare l’uguaglianza: impedenza più bassa (a parità di potenza erogata) = volume più alto = suono meno definito" (con la riserva che però non tutti gli apparecchi gradiscono nella stessa misura questo sovraccarico dovuto alle basse impedenze, tipo 16 Ω). Pertanto la scelta di questo parametro è relativa (varia a seconda delle esigenze) e, anche se generalmente le cuffie di qualità presentano sempre valori d’impedenza molto alti (superiori ai 45 Ω), il 32 Ω è universalmente riconosciuto come un valido compromesso tra energia richiesta e qualità audio fornita.
  • Sensibilità altoparlante 116 db (98 db nelle Superlux). La sensibilità indica quanta pressione acustica espressa in dB riesce a fornire, dato un preciso valore di tensione applicato. Questo dato indica il massimo livello di suono riproducibile fedelmente. Più il valore in dB è elevato (più è alta la Sensibilità), più alto è il volume di suono riprodotto in modo fedele. Delle buone cuffie dovrebbero avere una sensibilità pari o superiore ad 85 dB (valori inferiori a 85dB possono indicare che la cuffia è di scarsa qualità e che il segnale è soggetto a disturbi). Le cuffie audio ad alta fedeltà hanno generalmente un valore di sensibilità molto elevato e compreso tra i 95 db ed i 109 dB (ottimo valore); alcune cuffie ad altissima fedeltà dichiarano valori pari o superiori a 110 dB.
  • Risposta in frequenza da 20 Hz a 20000 Hz (da 10 Hz a 300000 Hz nelle Superlux). La risposta in frequenza è la gamma di frequenze che la cuffia è in grado di riprodurre. La Risposta in frequenza viene, di solito, espressa in Hz (o in multipli di Hz). Una buona cuffia deve poter offrire la possibilità di ascoltare tutti i suoni percepibili dall’orecchio umano. L'intervallo di suoni teoricamente percepibile dall’uomo va dai 18 Hz ai 22'000 Hz. Si parla, in questo caso, di “percezione teorica” perché, in realtà, solo un “orecchio” ben allenato, “sano” e giovane riesce a percepire tutti i suoni compresi in questa gamma dinamica: generalmente, invece, un orecchio medio percepisce una gamma di frequenze compresa tra i 20 Hz ed i 20'000 Hz. Pertanto una buona cuffia dovrebbe avere una Risposta in frequenza di almeno 20 - 22'000 Hz (se risulta inferiore significa che verrebbero “tagliati” o perlomeno fortemente attenuati i suoni con frequenza molto bassa e quelli con frequenza molto alta, pertanto la cuffia non riprodurrebbe fedelmente il brano musicale), ancora meglio se la Risposta in frequenza è pari a 18 - 22'000 Hz. Risposte in frequenza più “ampie” sono del tutto inutili, poiché l’orecchio umano non riesce a percepire suoni emessi a frequenze più basse e più alte rispetto alla gamma 18 - 22'000 Hz.
  • Potenza massima di ingresso 40 mW (300 mW nelle Superlux)
  • Rapporto segnale/rumore 58 dB


Nel loro piccolo, anche le economiche cuffie dell'Eurospin sono garantite per due anni dalla data di acquisto. Riesce comunque difficile immaginare quale tipo di assistenza possa essere fornita per un prodotto tanto economico, al di là della sostituzione (o del rimborso) di un paio difettoso.


Il jack per la connessione audio, di colore verde, è originariamente protetto da un elemento di plastica trasparente. Il cavo stesso si presenta in modo particolare, in quanto rivestito da una sorta di tessuto sintetico dall'aspetto e dalla trama gradevoli.


Il modulatore di volume in dettaglio: l'accessorio, in materiale plastico, si presenta comodo specialmente fuori casa, quando può presentarsi la necessità di regolare il volume della musica senza accedere al riproduttore musicale (nascosto in una tasca oppure nello zaino).


Le cuffie sono esteticamente gradevoli, e con il loro stile retro richiamano alcuni recenti modelli di Panasonic (come ad esempio le stilose RP-HTX7).


Il dispositivo per regolare l'altezza dell'archetto funziona in modo molto semplice: le cuffie scorrono lungo la struttura metallica senza che sia richiesta l'applicazione di una forza eccessiva, e trovare la posizione giusta per la grandezza della propria testa è un'operazione piuttosto semplice e veloce.



Ecco un'immagine delle Cuffie Multimediali Eurospin, in tutto il loro splendore.



Qualche dubbio lo suscita il cavo di collegamento dei singoli altoparlanti: si tratta infatti di un delicato filo esterno, fissato con alcune fascette e sottoposto a tensione eccessiva nel caso si voglia alzare l'archetto delle cuffie fino all'altezza massima consentita.



L'imbottitura esterna degli altoparlanti è ben fatta, e pare garantire un'ascolto confortevole anche in caso di sessioni prolungate.



Un'immagine dell'altoparlante destro, con il cavetto audio di collegamento bene in evidenza all'esterno del trasduttore.


Un particolare del cavetto di collegamento montato in corrispondenza di ciascun altoparlante: si tratta, come detto, di un elemento non particolarmente robusto e che potrebbe essere sottoposto ad una tensione eccessiva. Si raccomanda quindi la giusta prudenza!


La struttura delle cuffie è semi-aperta, l'isolamento nei confronti delle persone vicine non è quindi completo. Il problema è però limitato dal fatto che gli altoparlanti non raggiungono un livello di pressione sonora eccessivo senza cominciare a vibrare e distorcere, distogliendo l'ascoltatore da ogni ulteriore velleità.


L'archetto superiore è composto da due semplici elementi rivestiti di gomma, leggeri e comodi da indossare.



Come anticipato, volendo allungare al massimo l'altezza dell'archetto si rischia di tendere oltremisura i cavetti di collegamento di entrambi gli altoparlanti: una lunghezza leggermente maggiore di entrambi i cavi sarebbe stata opportuna per evitare possibili "strappi", soprattutto nell'utilizzo all'aperto o durante lo sport.


La prova audio è avvenuta ascoltando file MP3 di alta qualità codificati a 320 kbps, riprodotti su notebook Compaq 6720s (scheda audio SoundMAX Integrated Digital HD Audio) ed amplificati con un amplificatore per cuffie Miridiy a tecnologia ibrida valvola/mosfet.


Ulteriori prove sono state condotte riproducendo CD Audio su un lettore DVD Sony DVP-NS355.

Il suono

Messe duramente alla prova con i suoni moderni di Lord Of Steel (Manowar) e Free Falling Angels (Maryann Cotton) dobbiamo purtroppo rilevare che le cuffie Eurospin si sono rivelate piuttosto deludenti. Dimenticate innanzitutto la "chiarezza del suono" sbandierata sul cartoncino: le cuffie riproducono quasi esclusivamente le frequenze medie, creando un'immagine assolutamente piatta ed impastata. Le frequenze più alte quasi scompaiono,  deboli e felpatissime, mentre quelle più basse sono appena udibili e mai si spingono oltre certi livelli (si avverte il basso, ma non la cassa della batteria), per cui la loro resa non presenta mai il giusto impatto nè una presenza convincente: l'esecuzione appare come se fosse eseguita nella camera a fianco, oppure al di là di una porta, filtrata e lontana. Il suono, così crudelmente azzoppato, perde di ogni definizione, e risulta impossibile parlare di dettaglio, di timbro, di dinamica: la sensibilità delle cuffie non aiuta, per cui anche potendo usufruire di un'amplificazione dedicata non si ottiene una pressione sonora capace di svegliare i piccoli altoparlanti dal loro torpore. La sensazione è quindi quella di un appiattimento generale delle frequenze, di una resa distante ed opaca, di una generale e diffusa mancanza di dettaglio che costringe ad "immaginare" le componenti mancanti e le distanze tra di esse, invece di coinvolgere l'ascoltatore in un insieme avvolgente e palpitante di suoni, timbri e volumi. L'esperienza di ascolto ne esce quindi pesantemente compromessa, quasi mortificata, e nonostante il look di tendenza risulta evidente che queste cuffie possono a malapena assolvere a compiti di bassa manovalanza, come l'ascolto di trasmissioni televisive o radiofoniche, nelle quali sono le frequenze medie (il parlato) a dover risaltare con un'efficacia comunque appena sufficiente.

[Voto 4]

Le spiegazioni dei valori relativi alle caratteristiche tecniche delle cuffie sono tratte integralmente da Wikipedia.

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